La risposta non è semplice, il mal di testa può presentarsi per varie cause. Sostanzialmente dobbiamo distinguere se si tratta di dolore primitivo, per il quale non si conosce la causa o secondario provocato da altre patologie. In generale è importante capire l’origine, i tempi, la localizzazione del dolore cranio facciale. In base alle strutture di origine si classifica il dolore in :
E’ importante riuscire a distinguere tra tutte le cause , quelle di pertinenza gnatologica, dipendenti cioè da tensioni a livello neuromuscolare o alterazioni a carico dell’articolazione temporomandibolari.
Ha caratteristiche di dolore gravitativo, comprimente, generalmente si manifesta in forma bilaterale, anche per più giorni d’intensità lieve/moderata, compare solitamente nel corso della giornata verso sera, non presenta “aura”, migliora spesso con l’attività fisica, raramente è associato a nausea, non presenta associazione con foto e fono fobia, nella maggior parte dei casi si scatena o peggiora in situazioni di stress, ansia, para funzioni.
E’ un dolore localizzato in sede peri auricolare, anche di forte intensità, che si acuisce con i movimenti della bocca, può irradiarsi alla guancia, alle volte accompagnato da rumori in apertura e chiusura della bocca. Alle volte può associarsi a fischi e ronzii o ipoacusia. Nella maggioranza dei casi il paziente si reca dall’otorino perchè ne identifica l’origine all’interno dell’orecchio.
Sostanzialmente la terapia è effettuata con l’utilizzo di placche occlusali o bite rigorosamente eseguiti su misura al paziente.
Nel caso di cefalee muscolo tensive, con quest’apparecchio, si iniziano a modificare i contatti all’interno della bocca in modo da ricreare un’equilibrio. Si stabilisce una corretta postura tra le arcate e si ricerca una simmetria dei muscoli masticatori. In questo modo, liberi di lavorare senza interferenze e precontatti. Spesso è necessario associare terapia fisiatrica, ed esercizi di counseling per il controllo delle abitudini viziate .
Nel caso di dolore articolare, con il bite siamo in grado di modificare la posizione delle strutture articolari fino a togliere il dolore. Anche in questo caso, nei pazienti più complessi possiamo avvalerci di terapie accessorie fisiatriche, conservative, ortodontiche o chirurgiche.
In media la remissione completa della sintomatologia dolorosa si completa in sei/otto mesi; Molti pazienti, in realtà, manifestano un miglioramento fin dalle prime settimane di terapia. Esistono casi molto complessi che richiedono tempi di deprogrammazione più lunghi; di solito sono pazienti che presentano disequilibri cronici di lunga data e che hanno instaurato una sindrome di dolore cronico. Sono pazienti che negli anni hanno ricercato figure mediche di tutte le specialità, approdando spesso a terapie farmacologiche di tipo neurologico o psichiatrico, ma solo con attenuazione del dolore.
Dipende dalle cause del dolore: nelle disfunzioni ATM si può ristabilire una corretta posizione dei capi articolari consolidata da terapie odontoiatriche che ne permettono la stabilità e quindi si può togliere il bite. Se invece il dolore è causato da abitudini viziate tipo serramento o bruxismo, onicofagia ecc. è consigliato l’uso del bite anche dopo la fine della terapia per proteggere tutto il complesso masticatorio ed evitare recidive dolorose.