La maggior parte delle persone ha dei seri, a volte serissimi problemi con l’alito cattivo.
Quest’ultimo è conosciuto con il termine tecnico: alitosi, e rappresenta un vero e proprio disturbo del cavo orale. Si tratta di una sgradevole emissione di aria cattiva maleodorante dalla bocca facilmente avvertibile e poco sopportabile. Esistono due tipi di alitosi: quella patologica e la fisiologica.
L’alitosi patologica può derivare da scompensi fisici e/o difetti del metabolismo come:
L’alitosi fisiologica, invece può avere molteplici cause tra cui:
Come causa primaria pero vi è una scarsa igiene: ovvero il non utilizzo di spazzolino e dentifricio ma anche un uso esclusivo di questi convincendosi che questa, seppur ottima abitudine, basti a se stessa per contrastare il problema dell’alito cattivo.
Per una buona igiene orale serve: un buon dentifricio e spazzolino seguiti da filo interdentale e collutorio con proprietà antisettiche.
A queste buone abitudini vanno associati controlli periodici dal dentista per ricercare eventuali lesioni cariosi e problemi gengivali, che favoriscono la sopravvivenza di batteri che si riproducono in gran quantità, nutrendosi dei residui di cibo lasciati in bocca e sulla lingua dopo i pasti, rilasciando composti che causano l’alito cattivo.
Il dentista può essere di aiuto anche con un apparecchio chiamato Halimeter con cui riesce a misurare la concentrazione di composti volatili solforati responsabili dell’alito cattivo.
L’igiene dentale è la cura per l’alitosi e nessun farmaco può curarla.
Si potrebbe pensare che le gomme da masticare rappresentino un buon alleato perchè stimolano il flusso salivare, ma si trascura la grande quantità di zucchero presente al loro interno che può danneggiare pericolosamente i denti.
Per concludere, chi è affetto da alitosi dovrebbe sottoporsi a visite odontoiatriche, per accertare eventuali condizioni patologiche e, in ogni caso, assumere delle buone abitudini di igiene orale.
Tutto ciò per ottenere un buon alito fresco e piacevole e quindi un buon impatto sociale.